Estratto a cura di Massimiliano Seripa da “Zoognostica del cane” di Franco Bonetti
Nella conformazione di ogni animale ricorrono costantemente tre elementi fondamentali:
- Peso
- Volume
- Statura
Al di là di una loro distinta e indiscutibile importanza se considerati singolarmente, questi tre valori consentono correlazioni di particolare interesse zoognostico; anzitutto se consideriamo insieme peso e volume ne deriva il concetto di massa che, nel nostro caso, meglio denomineremo “massa corporea“.
Se poi la massa corporea viene messa in relazione con la statura, si perviene al concetto di formato.
Il formato, quindi rappresenta l’espressione complessiva, conclusiva di un animale adulto.
Nel cane si distinguono tre formati primari di cui (i più estremi) suddivisibili in subformati; avremo infatti:
- Formato piccolo (o ellipometrico) distinto in: piccolissimo, piccolo, mezzanetto.
- Formato mezzano (o eumetrico)
- Formato grande ( o ipermetrico) distinto in: grandicello, grande e grandissimo.
Lo studio del formato ha potuto accertare che, nel cane, le possibili variazioni di formato (eterometria) prendono origine dal formato mezzano o eumetrico. Annota al riguardo acutamente il Solaro che il formato eumetrico costituisce il “centro delle variazioni delle razze canine”.
Ora lo studio del formato, nel cane, è importante non solo per quanto riferito che già da solo consentirebbe di attribuire ad ogni razza il formato o i formati che le competono, ma ci permette di allargare il nostro esame, onde verificare se esiste o meno “armonia di formato“.
Perchè un animale sia armonico relativamente al formato, è necessario che ogni singola parte sia riferibile allo stesso formato, in modo che sia armonico l’ordinamento delle masse.
Quindi parleremo di disarmonia di formato in un cane che presenti una testa eccessivamente piccola rispetto al restante corpo o, ancora, un posteriore ben sviluppato rispetto ad un anteriore gracile.
In genere le possibili disarmonie (eterometrie), se grossolanamente espresse, balzano immediatamente agli occhi e possono essere facilmente individuate. Sono piuttosto le piccole disarmonie di formato (le orecchie un po’ grandi ovvero un po’ piccole rispetto alla testa, un raggio osseo più o meno lungo rispetto all’optimum ecc.) che possono diventare di più difficile identificazione: vanno comunque sempre ricordate seguendo il criterio generale sopra riportato e valutate obiettivamente a seconda della loro effettiva entità.
L’armonia di formato è nella grande generalità delle razze canine univicamente richiesta e le possibili disarmonie costituiscono difetto anche grave .
Esistono però razze in cui la disarmonia di formato è espressamente voluta dallo standard stesso della razza: esempi classici sono il bassotto, il bassethound, il bull dog inglese, alcune razze da compagnia, diversi terriers ecc.
Curioso a dirsi che in questi casi l’armonia di formato, ove si rilevasse, diventerebbe a sua volta difetto di considerevole entità.